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Musicamanovella - L'Amore  Cieco o ci Vede Poco

venerdì 25 gennaio 2008

Icaro in realtà aveva paura di volare.

“Papà ma sei sicuro?”
“Ma si’ Icaro, non ti preoccupare! Tu te ne vuoi andare?”
“Si papà ma non possiamo escogitare qualche altro metodo per andarcene da sto posto di merda!”
“Potremmo prendere il treno!!!”
“Il treno??!!! Con quello che costa e poi rischi di partire oggi e non arrivare mai più!”
“Era una battuta fesso!! Ma che figlio fesso ch’agg’ fatt’!!!”
“Vabbè papà ma io non sono tanto sicuro che ste ali mantengano.”
“Quanto pesi?”

”Non lo so, una novantina di chili!!”
“QUANTO??”
“Sono un po’ ingrassato a Natale!!”
“Che cazzo ti sei mangiato un maiale sano con tutte le orecchie?”

Erano un sacco di giorni che Dedalo e Icaro stavano in quel cazzo di labirinto che Dedalo stesso aveva progettato per Minosse che non solo non gli aveva pagato la fattura ma, stressato dai continui solleciti di pagamento, lo aveva anche imprigionato li dentro.
Dedalo già aveva aiutato a fuggire Teseo escogitando lo stratagemma del filo d’Arianna…
“Tese’ allora stammi a sentire: Arianna sta fuori e prende un capo del filo tu entri e percorri tutte le strade possibili di sta minchia di labirinto; poi una volta trovato il Minotauro gli dai un paio di barrate in testa, due calci volanti, gli fai l’onda energetica e lo accappotti. Poi ti giri, riprendi la strada per uscire seguendo il filo fino a ritrovare la tua fidanzata… hai capito?”

”Bhe a dir la verità ho perso il filo!!!”

Dedalo finiva di preparare le ali mentre Icaro guardava il volo degli uccelli per capirne le dinamiche. Non riusciva a capire se davvero fosse possibile volare.
“Usa l’immaginazione Icaro, ce l’hai e usala!” gli ripeteva il padre incessantemente mentre attaccava con la colla vinilica le piume di piccioni all’intelaiatura delle ali.

“Papà ma come ti è venuta st’idea?”

”L’ho visto ad Artattak!”

”Ho sempre pensato che la televisione abbia rovinato il mondo!”
Dedalo prendeva le misure a Icaro perché le ali fossero perfettamente adeguate al suo corpo e gli spiegava che non avrebbe dovuto volare né troppo alto e né troppo basso per via del calore e dell’umidità.
“Papà io faccio come dici tu ma poi se cado?”

”Usa l’immaginazione!!”

Icaro sorrideva ma pensava in cuor suo che Dedalo avesse rotto il cazzo con sta storia dell’immaginazione e che se fosse caduto l’immaginazione non gli sarebbe servita proprio a nulla!!!
Le ali erano pronte due belle paia di ali nuove di zecca per Icaro e per Dedalo… finalmente potevano fuggire alla ricerca della libertà…
Dedalo chiamò Icaro per partire, Icaro gli rispose che stava vedendo Beautiful e che voleva vedere un attimo come andasse a finire!
Partirono.
Volavano imitando gli uccelli.
Sotto azzurrava (voce del verbo azzurrare) il Mar Egeo e in lontananza già si alzavano le prime scogliere della Grecia da dove salparono gli Achei per Troia… maledette versioni di Greco!
Icaro in realtà aveva paura di volare.
Ma poi.
Icaro puntò al sole.
Fu affascinato da tanta bellezza e ne restò scottato.
Come la maggiorparte degli uomini.

rdmm



"Icaro volava perche aveva mal di piedi,

l'ulcera gastrica e una suocera di Chieti"

Daniele Maggioli

3 commenti:

Anonimo ha detto...

no vabbè ma come fai?

Anonimo ha detto...

no vabbè..rdmm sei un genio!!!

Anonimo ha detto...

sei eccezionale!!!