MILLESIMATOUR2014


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Musicamanovella - L'Amore  Cieco o ci Vede Poco

martedì 29 aprile 2008

Alcuni semplici consigli per far carriera nella giungla assassina di un’azienda…

Avete mai giocato a VIETCONG?
Ecco: l’azienda è come VIETCONG!!!
Tu sei americano e hai pochi americani spersi nella giungla con te, e poi ci sono tanti vietcong che ti aspettano tra i cespugli.
Tieni sempre gli occhi aperti!!!

Il lavoro d’equipe o di squadra o in team (dite un po’ come cazzo vi pare) è essenziale in un’azienda.
Premessa:
Il management dell’azienda, mettetevi in testa, che prenderà tutti i meriti del lavoro del proprio team e scaricherà tutte le colpe degli insuccessi sulla schiena del team.

Ed è per le colpe che è essenziale essere un team.
Infatti lavorando da solo ti becchi tutte le colpe mentre lavorando in team puoi sempre scaricare le colpe su qualcun altro della squadra. Quando poi nel tuo team sono tutte donne devi stare molto attento ad anticiparle sul tempo altrimenti tutte insieme daranno la colpa a te. Tu devi fregarle sul tempo sempre!!

ATTENZIONE!! RICORDATE SEMPRE:
L'unico momento in una giornata in cui vi concederete un attimo di riposo, è il momento in cui il vostro capo vi osserva quindi state sempre attenti.

Se avete commesso un errore e inspiegabilmente non potete dare la colpa a nessun vostro collega, date sempre la colpa al SISTEMA!!!
Esempio:
“Ma qui c’è un errore di circa 200.000 euro!! Come mai?”

”Non so, questi dati li HA CACCIATI IL SISTEMA!!!”
… e vi siete messi al riparo da tutto.

Fondamentalmente in azienda OGNI PROBLEMA PUO’ ESSERE RISOLTO!
Ma, anche se avete trovato rapidamente la soluzione di un problema, non svelatela subito; fate scervellare colleghi e capi e solo dopo più di un’ora di briefing cacciate la soluzione (come un colpo di genio) così avrà un’importanza direttamente proporzionale al tempo perso per trovarla!

Se la notte avete fatto tardi (tipo Karaoke o feste varie ultimamente di moda) e la mattina siete uno straccio date sempre la colpa ad un intossicazione dovuta al cibo della mensa aziendale, i capi con un leggero senso di colpa vi manderanno a casa a riposare!


OK RAGAZZI ALLORA PRONTI AD ENTRARE IN AZIENDA?
SPARATE!!!!

PARENTESI DI COMMIATO MUSICALE.




È probabile che non ve ne freghi un cazzo ma i Cappello A Cilindro si sono sciolti.
Può darsi che la maggiorparte di voi non sappia neanche chi fossero stati i CappelloACilindro.

Ci hanno lasciato due cd ma soprattutto:

un titolo spettacolare: POETICHERIE

una filosofia di vita: ACCADE SEMPRE QUEL CHE ACCADE

un' ultima danza: L’ULTIMO WALTZER

la colonna sonora dei cambiamenti (o rinascite): SEDIE DI PAGLIA

Al loro posto alcuni ex-cilindrici hanno formato il gruppo EVA MON AMOUR.
http://www.evamonamour.com/
www.myspace.com/evamonamour


"La cosa bella dell’artista è che quando smette di essere continua a esistere."
(rdmm)

“…lei con i suoi colpi di tosse
amava ogni suo uomo
ogni volta e non più di quanto l’odiasse
lei teneva in mano una foto
a mo’ di porta fortuna
ma non sembrava capisse che…

Non era una notte qualunque

cielo gonfio di stelle,
tipico di Settembre
Ma non era una notte qualunque
sfumature d’Oriente, sfumature.”
(Sedie di Paglia)

BASTA UN ATTIMO O UNA CANZONE E TUTTO CAMBIA!!!

SALUTe, DINERO y AMOR!!!



lunedì 28 aprile 2008

EFFETTI... ovvero: esco da me in tutto non mi amavo un granchè, il nano mi guarda felice non sa quel che dice se la canta da sè!!!

Effetti.
Sentivo Hendrix mentre venivo al lavoro, davanti a me c’era un camion, senza autista, guidato da un paio di occhiali da sole sul cruscotto.
Vertigini.
Vi ricordate che una volta vi confessai che io non porto l’orologio perché sono convinto che l’orologio mi rubi il tempo, a questo proposito ieri ho letto sul Corriere che una casa orologifica sfizzera ha realizzato un orologio che indica solamente se è giorno oppure notte.
Ho pensato: è l’orologio che fa per me!
Perché, come dice mia mamma, scambio sempre la notte per il giorno!
Effetti del lungo WE.


“Cvesto ovologio costa 300.000 EUVI!!!”
“QUAAAAAAANT?”
“Trecentomila € Monsieur!!!”
“Per segnare solamente se è giorno o notte?”
“Oui Monsieur!”
“E mi sa che se continuo a scambiare la notte per il giorno risparmio! Arrivederci!”
“Au revoir Monsieur!”

Abbiamo visto effetti che voi umani non potete nemmeno immaginare.
Abbiamo visto cantare canzoni d’amore con tanta veemenza da spaccare i ciglioni (sarebbero coglioni ma il correttore di word non vuole che scriva parolacce e mi sostituisce la o con la i).
Abbiamo visto folleggiare un Dj: “Grazie Milano!!!”
Abbiamo visto folleggiare due barman l’uno con shaker e l’altro con microfono.
Abbiamo visto 40 “Charlie”.
Abbiamo visto tanghi argentini e sensualità.
Abbiamo visto dei baffi ubriachi persi ad un bancone di un bar e un uomo entrando dire “Non uscire che qua fuori è pieno di ubriachi!”
Abbiamo visto effetti.


Vedrete castelli d’oriente trasformarsi in canzoni.
E ora ognuno torni in se!

giovedì 24 aprile 2008

NON HO STIMA DELLA RIMA.

Mi chiedevo ieri perché nelle poesie ci sono sempre i soliti cuore, anima, amore?
E non ho mai trovato una poesia con dentro la parola “destabilizzante” o "ionizzatore"?
E le rime?
Oddio la rima no!!
O ti chiami Dante e hai viaggiato (sotto chiaro effetto di sostanze) tra paradiso, inferno e purgatorio o altrimenti lascia perdere la rima!

Montagna – Lavagna
Finestra – Balestra
Mare – Fare – Amare
Remi – Schemi:

ABAB
ABBA (non il gruppo di “Mammamia”)

“Sono andato in montagna
E ho perso la lavagna
Pur di fare la rima si scrivono cazzate impressionanti!

"Sono andato al ruscellazzo
e mi son bagnato i piedi".
"Ma , non fa rima!"
"Eh non è colpa mia se c'era l'acqua bassa!!"

a proposito di poesia
Vinicio Capossela
LIVE IN VOLVO
Track 7

CRISTAL
Più fragile del cristal
fu il mio amor
appunto a te,
cristallo nel tuo cuor,
nel tuo guardar,
nel tuo sentir,
il tuo riso e la tua bocca
e la nostra timidezza
sfiorandoti da sotto il tuo balcone
ora solo so
che tutto s'è perduto
le sere dell'assenza.
e niente tornerà
già lo so
niente ancor,
talvolta un tuo saluto
2 protagonisti della notte sulla spiaggia di Salerno

PS2
Stasera c'è una festa'70...

mandateci una mail a:
musicamanovella@libero.it
e vi invieremo un invito ad una festa molto anni ’70 che non possiamo rendere pubblica per ovvi motivi di sicurezza.

mercoledì 23 aprile 2008

brevi scambi di opinioni (dialogare o diagolare)



SCRITTI BREVI di rdmm

1

Nutless: “Ma che cos’è l’emozione?”
Rdmm: “Uscire sul palco, ebbri di luce, e mettere a fuoco, a poco a poco, a una a una, le persone stipate ad aspettarci. Ecco cos’è l’emozione.”
Nodels/V.C.: “L’emozione è tutto nella vita!”

2

Nutless: “Ma che cos’è l’amore?”
Rdmm: “E’ un conto da pagare. Ogni carezza è un debito”
Nodels/V.C.: “L’emozione è tutto nella vita!”



Accadeva ieri notte a Pignola.
Dottore: “Che giorno siete nato?”

R.u.C. : “Non mi ricordo!”
Dottore: “Come sarebbe a dire non vi ricordate?”
R.u.C. : “Non mi ricordo, quando sono nato ero troppo piccolo!!”
(n.d.r.: come ragionamento non fa una piega.)
PAROLA DEL CUBANO.

martedì 22 aprile 2008

SENZA PAROLE

passatempo...

per Steve e gli amanti dell'I-POD

al lago del Pantano



2000 anni dopo sarebbe andata così!!!




A' MAURI' MAGNA TRANQUILLO!!!







lunedì 21 aprile 2008

Bonus track

Dedicata a chi, ogni mattina, appena sveglia, per prima cosa legge un blog.



Rit.
“va e dille che sto bene
di non pensare a me di lasciar perdere
il vento soffia e il tempo passerà.”


Buona settimana.

PS: La canzone è un pezzo di qualche anno fa di Lorenzo… che poi qualche fesso dice che ho copiato pure la canzone!!!

venerdì 18 aprile 2008

La vera storia di Orfeo - A grande richiesta torna la rubrica Miti Dei Eroi



Orfeo era una pop star!
Tipo Robbie Williams.
All’epoca era una pop star a livello planetario, era un mito: da notare la doppia accezione di mito nel senso di personaggio della mitologia greca e di idealizzazione di una persona come la ragazza nella canzone Sei un Mito del grande Mauro Repetto!
In lui si fondevano poesia e musica, insidiava lo scettro di più grande del mondo a Julio Iglesias e a Gianni Morandi.
Si racconta che “Se mi lasci non vale” l’abbia scritta Orfeo!
Orfeo era stato scoperto da Pippo Baudo che aveva avuto una storia con la madre Calliope, musa della Poesia Epica. Si dice che fosse proprio un suo figlio illegittimo (fonte Chi-Ucazz)
Si narra che gli Argonauti, partiti per recuperare il vello d’oro, portarono con loro Orfeo affinché allietasse le loro serate con il suo canto. E passando vicino alle sirene i marinai furono irretiti dal loro canto ma subito intervenne Orfeo cantando Il cuore è uno zingaro di Nicola di Bari, famosissimo già all’epoca, e salvando i marinai che iniziarono tutti a cantare allegramente “Che colpa ne ho se il cuore è uno zingaro e va….” Le sirene si suicidarono quella notte stessa!
Ma la storia di Orfeo è soprattutto la tragica storia di un amore triste che sembra uscire direttamente da una canzone di Gigi D’Alessio…
Orfeo s’era fidanzato con una ninfa di nome Euridice una bella tipa molto seria; in alcune versioni del mito si dice che si fossero addirittura sposati tra un cantagiro e una finale del festivalbar all’arena di Corinto.
Un figlio di Apollo che non era Apelle figlio di Apollo con la sua palla di pelle di pollo, bensì Aristeo figlio di Apollo senza una palla e la pelle del pollo, glielo voleva sistemare a Euridice. Siccome era figlio di un dio Aristeo pensava che tutte le donne cadessero ai suoi piedi ma Euridice no!
“Ue’ testina vedi che mio padre è il proprietario del Sole mica di un’aziendina tipo l’Enel?” diceva Aristeo con tipico accento milanese.
“Non mi interessa!” rispondeva Euridice.
“Dai dammi un bacio non fare storie!”
“Zelati, Aristeo!!”

”Non si batte chiodo con ste troie di ninfe, non ho capito come cazzo fa Piersilvio a farsele tutte!!” diceva Aristeo mentre tentava ancora di afferrare Euridice che divincolandosi dal pierfigliodeldioApollo iniziò a correre nel bosco schiacciando, inavvertitamente, un serpente che la morse.
Euridice morì!
Orfeo di ritorno dal tour che aveva fatto come supporter ai Pooh scoprì la tragica fine della sua compagna e si disperò. Iniziò ad ascoltare Masini ma lo reputò troppo tragico anche per quell’evento così escogitò un piano.
Poiché nell’antica Grecia entrare nel regno degli inferi era facile come entrare al bar alla benzina a comprare le sigarette, Orfeo pensò bene di penetrare nel regno degli inferi per recuperare la sua ragazza. Attraversò lo Stige incantando Caronte con la sua musica cantandogli “Ma come fanno i marinai”. Sulla sua strada trovò poi Cerbero, il terribile cane a tre teste guardiano degli inferi a cui cantò “44 GATTI” facendo impazzire le tre teste in quanto 44 non è divisibile per 3, dai loro calcoli venivano 14,6 (periodico) gatti a testa e non sapevano come dividersi sti cazzi di gatti!
Finalmente giunse al cospetto di Persefone, la terribile regina degli inferi, che in realtà era Platinette prima di conoscere Maurizio Costanzo!
Orfeo commosse anche lei cantando il suo dolore. Iniziò a cantare “Non dirgli mai” di Gigi D’Alessio mentre sul videowall scorrevano le immagini più belle di lui con Euridice…
Persefone si commosse, Maria de Filippi chiuse il televoto, e il pubblico decretò che Euridice era salva.
Orfeo poteva portare fuori dagli inferi Euridice ad una sola condizione: non doveva mai voltarsi indietro a vedere la sua amata finché non fossero usciti dall’Ade. Nella mitologia greca ogni tanto a qualche divinità vengono sti sfizi tipo camminare sui polpastrelli dei mignoli delle mani oppure rotolare nei fusti per tutto il Peloponneso. Orfeo non doveva mai voltarsi. Era semplice no?
E invece quel coglione si voltò!
Perché dei fans che avevano seguito la diretta su Mediaset Premium, si erano appostati all’uscita del regno degli inferi e appena uscì (avendolo scambiato per Mal) lo fecero voltare chiedendogli l’autografo ma poiché Euridice non era ancora fuori, Orfeo la vide risucchiare dagli inferi e la perse per sempre.
A causa del trauma per la morte di Euridice Orfeo rifiutò l’amore eterosessuale diventando il primo omosessuale della storia e scrivendo le canzoni per Anna Tatangelo.
Fu ucciso dalle Menadi per la sua omosessualità.
Qualche anno dopo si reincarnò in Cristiano Malgioglio.

FINE

giovedì 17 aprile 2008

A grande richiesta torna PAROLA DI ZioViTO!!!



Rdmm: “ZioVi’ lo sai dove stanno le Piramidi?”
ZioViTO: “Che ne so’ io, dotto’, quella è mia moglie a casa che mette a posto! Mo’ chissà dove le ha messe?”
Rdmm:”ZioVi’ ma vafangul!!!”
PAROLA DI ZioViTO

ZioViTO: “Dotto’ lo sai cosa fa un gruppo di avvocati cinesi a Natale?”

Rdmm: “no, che fa?”
ZioViTO: “I LEGALI!!”
Rdmm:”ZioVi’ ma vafangul!!!”
PAROLA DI ZioViTO

ZioViTO: “Dotto’ un uccello ti ha cacato sul parabrezza!!”
Rdmm: “Bisognerebbe pulirlo!”

ZioViTO: “Impossibile!! E’ già volato troppo lontano!”
Rdmm: “ZioVi’ ma vafangul!!!”
PAROLA DI ZioViTO

ZioViTO domenica si è recato al seggio elettorale, è entrato, ha salutato, e quando gli hanno dato la matita per votare lui ha guardato il presidente che gli porgeva la matita, ha guardato gli altri scrutatori, ha guardato la matita e ha detto:
“Dopo, dopo, gli autografi dopo!!”

PAROLA DI ZioViTO


ZioViTO: “Dotto’ chissa’ chi cumbin cu’ internèt! Par can un u sacc’ ca m sfott sovr u blog?”

PAROLA DI ZioViTO

BRINDISI

Se uno scrittore avesse voluto inventare ZioViTO
sono certo che non ci sarebbe mai riuscito!

mercoledì 16 aprile 2008

prendiamone nota... doremifasolalasidoooooo



NOTA MUSICALE. (DO)
Tanti volti noti tra il pubblico del concerto-evento dei Gogol Bordello (nel video qui sopra) a Firenze. Tra il pubblico i più noti erano: Piero (Pelù), Tonino (Carotone), Kino (degli Arpioni), Pau (dei Negrita), i Negramaro (tutti), Antonio (Pagnuzzella) e qualche altro migliaio di persone. Io me li sono persi a causa di impegni di famiglia!!!
Ma un pezzo di quel concerto ora è a casa mia grazie ad Antonio.
Chissà quando ritorneranno in Italia.

NOTA ESTIVA. (RE)
Per le vostre vacanze vi consigliamo questo tranquillo villaggio nel cuore di Tropea…
guardate attentamente il video di presentazione al minuto 00:25:
http://www.alloggio.it/villaggi/fotografie.php?villaggio=torreirene

NOTA POLITICA. (MI)
"Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media."

Charles Bukoski

NOTA TELEVISIVA. (FA)
La gente passa moltissimo tempo a guardare le fictionsss.
Perché?
I critici sostengono che i personaggi delle fictionsss fanno una vita che assomiglia molto a quella della gente reale.
Allora io mi chiedo perchè i personaggi delle fictionsss non passano il loro tempo a guardare le fictionsssss?

NOTA LETTERARIA. (SOL)
“L' amore dura tre anni”
Beigbeder Frédéric

Feltrinelli

venerdì 11 aprile 2008

O VICTORIA O MUERTE!!!

COMUNICATO ELETTORALE

E’ TEMPO DI CAMBIARE!!

IL BLOG DEI MUSICAMANOVELLA SI SCHIERA AL FIANCO DELLA LISTA n° 2:
PROGETTO PER PIGNOLA
PER RIPORTARE LA LIBERTA’ A PIGNOLA!!!

INDICHIAMO IN

ANGELO SANTANGELO
IL NOSTRO CANDIDATO AL COMUNE DI PIGNOLA NELLA LISTA CAPEGGIATA DA GIANCARLO FELICE SPAGNOLETTA.

AFFINCHE’ PIGNOLA
POSSA AVERE UN FUTURO!!

E’ TEMPO DI CAMBIARE!

VENCEREMOS!!


e questa sera alle ore 21.00 PROGETTO PER PIGNOLA riporterà il comizio in piazza V. Emanuele...

info:
http://pignola.blogspot.com


elezioni a parte:






giovedì 10 aprile 2008

"...io trovo dappertutto la poesia anche nell'atrio a casa mia tra odor di chiuso e di brioche"

Cinaski è il mio poeta vivente preferito.
Vinicio è il suo prolungamento in musica.
Ascoltate leggendo.



“ PERCHE’ TI CHIAMANO CINASKI?"
C’era una luna strafottente la notte in cui attendevo con terrore l’arrivo del giorno dopo,il mattino avrebbe portato con se le domande terribili di una professoressa di matematica che in base alle risposte ricevute mi avrebbe giudicato:dovevo essere interrogato.
Se le interrogazioni non si chiamassero cosi non incuterebbero terrore e non ti farebbero sentire colpevole soprattutto quando non sai un cazzo. Quella mattina mi alzai da casa con la determinazione di chi qualcosa doveva fare,si qualcosa di ingegnoso per evitare l’interrogatorio. Pensai ad una bomba nella scuola,all’invenzione di uno sciopero a qualsiasi cosa per tirarmi fuori da una figura marrone. Ero in quella fascia di età in cui si è troppo giovani per avere coraggio e troppo grandi per essere vigliacchi,era l’età dell’incoscienza: 16 anni.
Mentre l’autobus mi portava al supplizio le fermate scalavano e si avvicinava la discesa,la discesa all’inferno come avrebbe detto il mio amato Rimbaud. Mi ero già ingollato un paio di sorsi di Johnny Walker per farmi coraggio e una lattina di Heineken,la colazione degli incoscienti.
Bevevo già da un anno e il fisico mi aiutava a sopportare la velocità con cui stavo crescendo e a reggere oltre l’alcool la sorte che mi voleva vittima delle mie paure e di una maledetta infezione al fegato che mi aveva regalato su tutto il corpo ma in particolare su viso, tronco e spalle le cheloidi,tumori della pelle grossi come fave che lasciavano cicatrici aperte e dolorose insomma una cosa chiamata acne cheloidea che mi aveva allontanato da tutti e spinto verso l’odio nei confronti del mondo e amore per tutto quello che mi faceva dimenticare e sentire un altro:l’alcool!
Assorto nei miei pensieri quando mi rimisi in connessione con me stesso la fermata alla quale dovevo scendere era già passata da tre,decisi allora di proseguire e andare verso la città.
La città attendeva un giovane leone e io mi sentivo un giovane in preda alla smania di crescere e farla finita.
L’odore di pizza in via Torino era forte come i fiori in primavera e gli ultimi soldi rimasti in tasca mi consentivano almeno un assaggio.
Mangiavo la mia pizza e passeggiavo davanti alla Rinascente e mentre camminavo osservavo in maniera neutra le facce e le speranze e condividevo i sogni e le illusioni ma loro non lo sapevano e io li ignoravo erano solo materiale per il libro che sognavo di scrivere o la poesia che mi girava in testa in quel momento.
Nessuno pensa che a 16 anni si possano scrivere poesie a meno che non ti chiami Rimbaud e ti innamori di te stesso ma io sapevo che la gioventù è un lusso e che a me interessava solo capire come farla franca e conservare la dignità di chi le cose le sa ma non ha voglia di discuterle.
La fuffa, le scuse per far comprendere al mondo che io non stavo perdendo ma era il mondo che stava perdendo me e perdendo l’ennesima occasione di scoprire un poeta che non sapeva neanche di esserlo.
Io non lo so se lo fossi ma quando mi trovai sotto la galleria Vittorio Emanuele di fonte ad una locandina cinematografica con il culo di Ornella Muti in bella vista mi fermai e non so se fosse un pensiero poetico a muovermi o gli ormoni del sedicenne che erano in me ma entrai in quel cinema e cercai il mio posto in solitaria per evitare chiunque e mi sedetti aspettando il Film.
Si trattava di "Storie di ordinaria follia" di Marco Ferreri tratto da un libro di Charles Bukowski ed io non conoscevo nessuno dei due e non vedevo l’ora di vedere il culo di Ornella Muti ma dopo un quarto d’ora tutto quello che avevo imparato a proposito della poesia francese e della maledizione era diventato segatura di fronte a quello che stavo vedendo.
La poesia che racconta la poesia, Ferreri che racconta Bukowski con la faccia di Ben Gazzarra,non credevo fosse possibile scrivere in quel modo raccontando la vita e l’alcool non c’entrava un cazzo io già bevevo da un anno pensando a Baudelaire che in quel momento mi sembrava l’ultimo dei poeti.
Ecco cosa cercavo uno che la vita la prendesse come veniva e gli facesse capire che in fondo non sentiva la necessità dell’amore corrisposto nei confronti della vita e coltivava il culto del silenzio quando non si ha niente da raccontare.
Avevo trovato la mia strada,e ne dovevo fare ancora tanta ma appena fuori dalla sala ormai dimentico del culo italico cominciai a mandare affanculo tutto quello che mi aveva affascinato fino a quel momento…gli hippies, la beat generation fate l’amore non fate la guerra e cominciava la mia guerra personale in nome dell’amore per la vita.
Non rinnegavo niente ma avevo semplicemente cambiato strumento ora l’asfalto cominciava a prendere senso gli odori e le puzze diventavano i profumi della vita avevo incontrato la chiave ora non mi restava che trovare la porta.
Di fronte a me c’era il negozio di libri Ricordi e forse non era un caso che fosse proprio di fronte all’uscita del cinema.
Entrai ma in breve realizzai che non avevo più una lira mi avventurai comunque alla ricerca di un libro qualsiasi di Charles Bukowski e quello che trovai era perfetto: raccolta di poesie dal titolo "462-014" che poi scoprii essere il numero telefonico della casa in cui il vecchio ha vissuto per un periodo,numero che avrei composto innumerevoli volte per innumerevoli notti ottenendo sempre la stessa risposta: - desculpe el senor bukowski,el borrachon no esta mas aqui….-
Una volta fuori dalla libreria il vecchio e le sue parole erano uscite con me,il mio primo esproprio letterario,e comiciai a divorarlo tanto che arrivato a casa era già finito.
Il giorno dopo sotto il mio banco scolastico il Johnny Walker che stava sempre li ad aspettarmi in solitaria aveva trovato un compagno,il mio primo libro di Bukowski.
Cominciai a diffondere il verbo per tutta la scuola e tutta la citta, era il 1980 e la miopia della stampa italiana aveva come sempre ignorato l’esistenza e la portata di tale scrittura era ancora impegnata a commentare le foglie che cadono,la luna che splende e le stelle che luccicano .
Solo quando i francesi se ne accorsero dopo i tedeschi allora anche noi,e per noi intendo gli addetti ai lavori, ce ne accorgemmo…ma io ero arrivato prima e ne ero fiero
Alla faccia di Beniamino Placido.
Fu cosi che una notte dopo l’ennesima telefonata a vuoto e l’ultimo bicchiere di rum quando mi sentii chiamare Hans che era il mio soprannome li mandai tutti affanculo urlandogli addosso di chiamarmi Chinaski che da quel momento in poi io ero Henry Chinaski
E che non capivano un cazzo della vita tanto quanto me ma se non altro io cercavo di viverla in ogni suo aspetto perché solo così un giorno avrei potuto raccontarla.
Nel giro di pochi giorni cominciarono a chiamarmi Chinaski…….. ma ormai avevo scoperto Francois Villon e non potevo più cambiare nome…
Vincenzo Costantino Cinaski
http://www.myspace.com/carlocinaski

mercoledì 9 aprile 2008

Parola di zioViTO.

ZioViTO passeggia con la sua figlioletta in piazzetta a Pignola quando si avvicina una signora e gli dice:
Sig.ra: “ZioViTO che bella bambina!! E’ la tua?”

Z.V. : “A società con mia moglie, 50 e 50!!”
PAROLA DI ZIOVITO.

ZioViTO: “ZioViTO legge, che vi pensate? Ho letto un articolo molto interessante. (falso!!! Lo ha sentito sicuramente a RadioCapital!!)
L'articolo diceva:
'Il modo per raggiungere la pace interiore consiste nel portare a termine tutte le cose che abbiamo iniziato.'
Così mi sono guardato intorno, a casa, per vedere tutte le cose che avevo iniziato e lasciato a metà...
Ho finito una bottiglia di Aglianico, una bottiglia di Grappa e quella di Vodka che mi hanno portato dall’Ungheria, un provolone, mezzo agnello, u’ salam, la pastalforno che era rimasta a Pasqua, 150 gr di mortadella di Rosetta (chi murtatella!!!) ed una confezione di mozzarelline di bufala.
Teneva proprio ragione quell’articolo ora sto in grazia diddio!!!”
PAROLA DI ZIOVITO.

Barak Obama, se potesse, voterebbe ZioViTO!!





FOTOQUIZ A MANOVELLA:
guardate la foto e rispondete alla domanda
COSA STA DICENDO ZioViTO?
1 Passami un po’ quella birra!!
2 Fammi un panino!
3 Non tu quella ragazza a fianco a te!
4 Ro’ vedi che targa che ha quella!
5 Signorina vi sta scoppiando una tetta!
6 Gianni porta il vino!
7 Scusa ma mi è partita una bacchetta!
8 Tagliami una fetta di provolone!
9 You talkin’ to me?
10 Tu si’ ciuot!

lunedì 7 aprile 2008

Lunedì… parole… parole… parole... BRAINSTORMING.



all'attacc
autocrazia
baustelle
Bellezza
bomba
cambio
campagne
cazzo
corvo joe
erba
eredità
ex-ragazza
ex-schiusmi
ex-voto
fagioli
Festa Nazionale della Confusione
fiesta
fuori orario
glicine in fiore
impressioni di settembre
inquietudine
karaoke
la confraternita dell'uva
l'abito non fa il monaco
limoni
mantenere la posizione
mattina
no
non aspettare
panacea
pericolo
pieno
poesia
pompa
ponte
popolo
rave
retromarcia
rhum e cedro
romantico a milano
sindaco
stile
ti fa male se la fumi senza stile
tubo
venceremos
vino nero contro l'acidità
votazioni
voto
vuoto
zibibbo

__________________________________________

"Buon giorno", disse il piccolo principe.

"Buon giorno", disse il controllore.

"Che cosa fai qui?" domandò il piccolo principe.

"Smisto i viaggiatori a mazzi di mille", disse il controllore. "Spedisco i treni che li trasportano , a volte a destra, a volte a sinistra".

E un rapido illuminato, rombando come il tuono, fece tremare la cabina del controllore.

"Hanno tutti fretta", disse il piccolo principe, "Che cosa cercano?"

"Lo stesso macchinista lo ignora", disse il controllore.

Un secondo rapido illuminato sfrecciò nel senso opposto.

"Ritornano di già?" domandò il piccolo principe.

"Non sono gli stessi", disse il controllore.

"E' uno scambio".

"Non erano contenti là dove stavano?"

"Non si e' mai contenti dove si sta", disse il controllore.

E gli rombò il tuono di un terzo rapido illuminato.

"Inseguono i primi viaggiatori?" domandò il piccolo principe.

"Non inseguono nulla", disse il controllore.

"Dormono là dentro, o sbadigliano tutt'al più. Solamente i bambini schiacciano il naso contro i vetri. Quelli si, che sono fortunati", disse il controllore.

Il piccolo principe di Saint-Exupéry Antoine

FATE SEMPRE IN TEMPO A LEGGERE “IL PICCOLO PRINCIPE”

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Canzone della settimana:
Un Romantico a Milano – baustelle (la malavita-2005)

20/04/2008 Concerto dei Baustelle a Salerno – Teatro Augusteo (dove abbiamo visto Vinicio con la banda) volete venire?

venerdì 4 aprile 2008

SESSO anni '80... e uomini con la panza.



Lo scalpore che creava l’ambiguità oggi è ridotto alla normalità.
Un uomo in cinto gira tutte le trasmissioni americane a farsi tastare la panza!!
E piglia un sacco di soldi per il futuro del suo bambino!
E ZioViTO, che pure ha una bella e significativa panza, non lo invitano nemmeno al TG3 Basilicata a sedersi sopra Gaetano Brindisi quando vuol fare nevicare a giugno a tutti i costi.
Non è giusto!


“Ma Amanda Lear è un uomo o una donna?”
Era una domanda che stuzzicava fantasie erotiche anni ’80, quando eravamo in quella fase pre-adolescenziale si diceva “e si po’ trov’ ‘a sorpresa?” ma poi schifati si cambiava discorso.

Altra domanda e altra risposta fine anni '80 inizi '90:
“Ma tu sei omo o eterosessuale?”
“Né uno e né l’altro, io so’ normale!!”


Abbiamo vissuto nel mito dei film che noi chiamavamo Film Brioche, generalmente con la Fenech e con il nostro compianto mito Renzo Montagnani. I B-Side di Telenorba o Teledue che hanno contribuito di molto alla vostra prima formazione sessuale. Aspettavamo con trepidazione una doccia, tutto il film esisteva in quanto c’erano quei 130 fotogrammi di doccia della Fenech!!!

ZioViTO preparati che ci andiamo a sedere su Gaetano Brindisi e poi vediamo se non ci invitano al Mauriziocostanzoscio’ a sederci sopra al nuovo pianista vestito di bianco o da Marzullo a sederci sopra la pianista mentre ci canta la canzone che abbiamo scelto questa notte : “Impressioni di Settembre” della PFM!!!

L’uomo in cinto è da sempre già superato!
VIVA AMANDA LEAR!!!

giovedì 3 aprile 2008

A vario titolo.

Deserto Industriale.
Ieri, verso le 17, mentre tornavo a casa nella zona industriale di Tito Scalo, tra fabbriche e zanzare, dove di solito mi attraversa la strada un gruppo di cani che puntualmente schivo all’ultimo momento per non sentirmi le lamentele della LAV e della Protezione Animali, proprio in quel preciso punto, mi ha attraversato la strada un CAMMELLO!!
L’ho schivato e sono andato a casa.
Stamattina pensavo di trovare anche qualche coccodrillo che usciva dal lago mentre Charlie faceva surf, emmedi emmea, ma l’effetto "circo" era terminato…

(Davvero era un cammello e io non faccio nemmeno uso di sostanze!!)

Batman.

Ma Batman quando è innamorato ha i pipistrelli nello stomaco?


All’incontrè.
Voi siete mai stati ai matrimoni al nord?

E al Sud?

E su You Tube?
Bisogna saper ballare per trovarsi bene ai matrimoni, altrimenti so’ schiaffi…
Tenete d’occhio il tipo col baffetto che è aggiustato come una melanzana pakistana e sta fuori come un cedro del Libano…



Vergognatevi!!
Mi comunicano stamattina che ieri, per una sfida di quel programma dove tutti odiano tutti ma in compenso si fanno chiamare Amici, qualche ciombo ha ballato sulle note di Scivola Vai Via del maestro Vinicio Capossela e poiché quella canzone è considerata (da vari intenditori di musica tipo il Prof. Coco’) un capolavoro assoluto dell’arte in genere, chiedo ufficialmente agli autori del programma di chiedere scusa all’umanità per aver solo pensato di poter accostare un insulso balletto di una penosa trasmissione televisiva a tale opera d’arte.
É come se avessero cacato sulla Pietà di Michelangelo.

Studi e futuro.
Ho letto che gli scenziati oggi stanno sviluppando la medicina moderna più per combattere l’impotenza che per combattere l’Alzheimer e ho pensato che tra 30 anni avremo tutti dei cazzi durissimi ma non ricorderemo più a cosa servono!
Sono stato un pò scurrile ma ho reso l’idea…

La Svolta Pornosoft di una cantante simil-neomelodica-napoletana.
L’avevo previsto in tempi non sospetti.
Viva Gigi!!!

-10
Giorni al Voto.
Non vi dico di votare qualcuno in particolare però vedete questa foto e votate uno di questi tre
ma né franchino e né me…

mercoledì 2 aprile 2008

caro amico ca...ne

Ieri circa lo 0,0001% (in pratica nessuno) degli usuali avventori del blog sono caduti nella trappola del pesce d’aprile.

Tempo di lettura : 1 min e 42 sec.


Stamattina ho scattato questa foto al mio nuovo caroamicocane.



Vi stupisce l’educazione del mio nuovo amicocane?
E allora se sapeste quello che stava pensando in quel momento con quella faccia lì?

C.A.C.: caroamicocane

R. : “Caroamicocane cosa pensavi quando ti ho scattato quella fotografia?”
C.A.C. : “Stavo pensando che in fondo lo sguardo è una scelta. Sì lo SGUARDO è una SCELTA. Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e di escludere dunque dall'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo, che è l'essenza della vita, è prima di tutto un rifiuto. Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino. Per vivere bisogna essere capaci di non mettere più sullo stesso piano, al di sopra di se stessi, la mamma e il soffitto. bisogna rinunciare ad uno dei due e decidere di interessarsi o alla mamma o al soffitto. L'unica scelta sbagliata è quella di non fare una scelta. L’ ho letto ieri sera. L’ ha scritto una tipa del ’67 di nome Amelie Nothomb.”
R. : “Ah ho capito!”
C.A.C. : “La conosci?”
R. : “Certamente!”

Avevo mentito!
Non avevo capito un cazzo di niente.
Non conoscevo nemmeno quella cosa là come si chiama: Amelia Nottomba?!
Ma non potevo fare mica una magra figura di merda col mio nuovo Caroamicocane?

martedì 1 aprile 2008

… e non c’è dubbio che sei tu l’amore mio!!!

Tempo di lettura : 3 minuti e 40 secondi
ATTENZIONE: PER TALUNI POTREBBERO OCCORRERE 58 MINUTI PER CAPIRE ALCUNI PASSAGGI, A QUEI TALUNI CONSIGLIAMO DI LASCIAR PERDERE LE COSE CHE NON CAPISCONO!



… e non c’è dubbio che sei tu l’amore mio!!!

Che poi mi sono reso conto che è tornata l’ora legale solo ieri sera quando ho visto che erano le 7 e io pensavo che erano ancora le 5 e 10.
La cosa migliore è sbagliare!
In che senso?
Nel senso di rendersi conto che bisogna cambiare l’ora ma invece di mettere le lancette un’ora (mi verrebbe alla grande di fare la battuta “un’orina” ma non la farò … ??!!!) avanti le si mettono un’ora indietro. Così, quando credi di avere ancora due ore per arrivare puntuale a un appuntamento, ti rendi conto che hai solo 39 secondi per barba/doccia/latte+21PanDiStelle/caffè/dentifricio/spazzolino/filo
Secondo step: deodorante/jeans/maglietta/maglia/controlloFinestra-Meteo/travasoTasche/giubbotto
Tempo stimato 12 minuti almeno ma infarto garantito.
Il fatto che io non porti orologi per la malsana convinzione che “l’orologio ci ruba il tempo” già ve lo dissi a suo tempo su sto blog non è vero?
Ho solo un telefonino comprato un Natale di molti anni fa che mi funge anche da orologio (ormai forse solo da orologio).
Mi piace perché ha i numeri grossi che mi permettono di intuire subito il mio ritardo.
Sono nato ritardatario ma non è colpa di nessuno! Sono proprio io che quando ho un minuto di tempo prima di fare qualcosa, prolungo questo minuto di ozio il più possibile.
Vi porto un esempio per spiegarmi meglio.
La mattina la mia sveglia suona alle 7. Sempre quel maledetto Alcatel-efonino (a cui sono molto legato per questioni affettive) inizia a suonare La Cucaracha!!! Non esiste, ve l’assicuro, peggior canzone per iniziare la giornata, sarebbe meglio che Albano e Romina venissero a cantare Felicità nella mia stanza!
Apro piccola parente su tale coppia e le loro canzoni ma la chiudo immediatamente:
Le canzoni di Albano e Romina Power hanno fatto il giro del mondo… poi purtroppo sono ritornate in Italia… CHIUSA PARENTE!

L’Alcatel-efonino/sveglia suona alle 7 e io già mi sento in ritardo. Infatti l’ Alcatel-efonino/orologio fu programmato (a suo tempo) 10 minuti avanti da me medesimo che, conoscendo il trucchetto, ogni mattina so benissimo che ho altri 10 minuti per giacere nel letto in quello stato di coma vegetativo tipico dei consumatori di pakistano. So anche che se mi dovessi addormentare ho ben 10 minuti di tempo per svegliarmi e che al decimo minuto se il mio fedele Alcatel-efonino/amico si accorgesse che mi sono riaddormentato, senza esitare mi risveglierà con “La Cucaracha la cucaracha na na na na na na na!!!”.
Puntualmente mi riaddormento.
Mi risveglia dopo 10 minuti il mio fedele Alcatel-efonino/soccorso ma per il mio SDR (leggasi SENSO DEL RITARDO) penso che, nonostante tutto, considerando i 10 minuti di vantaggio, considerando che l’orologio del lavoro va 5 minuti indietro, posso recuperare altri 5 minuti di letto senza però riaddormentarmi.
Mi risveglia l’Alcatel-efonino con una cucaracha ormai incazzata che sembra prendermi a schiaffi dopo altri 10 minuti di sonno.
Sono ormai le 7 e 20 al mio orologio ovverosia le 7 e 10 all’orologio di Greenwich e le 7 e 5 all’orologio dell’ufficio. Che faccio? Una vocina mi dice di sbrigarmi, MA risale in cattedra il mio grandioso SENSO DEL RITARDO!!! Altri 2 minuti mi rilasso nel letto (specialmente se fa freddo!!!) ma chiudo gli occhi e li riapro quando ormai l’Alcatel-efonino/orologio segna le 7 e 29!!! Uno normale si alzerebbe di corsa ma il SENSO DEL RITARDO mi porta a pensare che:
“Tanto vale alzarsi a un orario pari tipo 7 e 30 no?” una frase che mi ripeto tutte le mattine da 4 anni e che non vuol dire assolutamente un emerito stracazzo, ma in questo modo si materializza come lo spiritosanto del ritardatario il minuto di ozio prolungato il più possibile dal mio ACUTISSIMO SDR!!!

Ora vi state chiedendo che centra il titolo del post (adesso col roll del topomouse risalirete velocemente la pagina perché il titolo già lo avete dimenticato) e che centra la canzone con il post che avete letto non è vero?

FINE.