MILLESIMATOUR2014


COMPRA LE CANZONI SU I-TUNES!

Musicamanovella - L'Amore  Cieco o ci Vede Poco

mercoledì 30 gennaio 2008

Cosa pensò Achille un attimo prima di morire.

Continua la rubrica MITI DEI EROI (non è un errore: “DEI” nel senso di divinità non nel senso di “DEGLI!”), dopo avervi raccontato Icaro oggi vi racconto Achille molto brevemente altrimenti “alcuni” poi si lamentano che i post sono troppo lunghi e guardano solo le figure.

Cosa pensò Achille un attimo prima di morire.

Molti (credo tutti) conoscono Achille quello “quasi immortale” dell’Iliade… il Brad Pitt di Troy per intenderci!!!
Di Achille principalmente si conosce la storia della guerra di Troia.

Breve racconto di Achille a Troia:
Achille era il più forte del plotone greco, era soprannominato Achille piè veloce ma tra gli amici lo chiamavano anche Achille Menapalate… l’Iliade inizia con lui che si incazza perché Agamennone, il capo, gli aveva frecato la sua schiava preferita (non penserete mica che le schiave in Grecia pulivano o rassettavano la casa????). Vabbè lui dopo aver detto ad Agamennone che era nu’criatur d’merda, decise di non combattere più e i Greci le presero nelle recchie dai Troiani… Ettore figlio del re Priamo menò tante di quelle prume che ogni sera i greci si ritiravano al campo con le facce abbuttate!!! e sulle mura della città i Troiani esposero i loro striscioni:
“GRECO PIGLIA E PORTA A CASA E DING A MAMM CA SO’ CRAS!!”
e il più offensivo:

“ATENA E’ NA ZOCCOLA!!”.
Poi un giorno Patroclo, miglior amico di Achille (in Grecia c’era molta ambiguità peggio del grande fratello!!!) fece una FURBATA!! Indossò l’armatura di Achille e scese sul campo di battaglia… all’inizio tutti pensarono fosse Achille e fuggirono finché Ettore esclamò:
“Man tiegn io e man tiè tu!!! Vdemm chi abbusca staser!!”
e uccise Patroclo nello scontro!!!
Achille, appresa la notizia, si fece come un animale:
“Prima mi levano Briseide la schiava ora anche Patroclo, quale sarà la prossima mossa? Mi toglierete anche i canali porno di SKY???”
Achille Menapalate tornò a combattere e scugnò di palate tutti quanti!!
L’Iliade si chiude con Achille che uccide Ettore.

Morte di Achille.
Non so quanti di voi hanno letto anche l’Odissea. Nell’Odissea Ulisse si fa tutta una COSTAcrociera nel Mediterraneo per tornare dalla moglie Penelope Cruz.

La guerra di Troia è finita e i Greci hanno vinto. La presa di Troia viene raccontata dallo stesso Ulisse.
E Achille???
Achille è morto!!
Ma non era invulnerabile tipo GIG ROBOT D’ACCIAIO?
Per spiegare questo bisogna tornare indietro di una trentina d’anni.

Nascita di Achille.

Achille nacque da Teti e dal Re Peleo (detto anche Pelè o rey). La madre Teti, venuta a conoscenza del destino da guerriero del figlio, per renderlo invulnerabile sponzò il neonato Achille nel fiume sacro Stige mantenendolo per un tallone… il TALLONE DI ACHILLE diventato poi famosissimo come la CAVIGLIA di VAN BASTEN.

Morte di Achille 2° tempo.
Non si parla mai della morte di Achille.
E’ Virgilio tanti anni dopo a raccontarlo nell’Eneide (lo so è nu ngravuogliolo ma la mitologia greca è così). Si narra che, poco prima della caduta di Troia in una battaglia presso le porte Scee a Troia, Achille stava inseguendo un gruppo di fuggitivi (i troiani appena lo vedevano facevano certe corse) e Paride (che per farsi Elena aveva combinato tutto sto bordello a Troia e che con 30 € poteva risolvere diversamente e senza casini) per rallentare la sua corsa scoccò una freccia che, pensate un po’ che culo, colpì Achille proprio al tallone! E se Paride lo voleva fare apposta secondo me non ci riusciva!
Achille morì, ma un attimo prima di morire pensò a sua madre:
“Quella cazzo di mamma non si poteva bagnare la mano e mi sponzava pure il tallone!!”
FINE


5 commenti:

Anonimo ha detto...

questo si che è un post istruttivo...lezione di epica

Anonimo ha detto...

svolta didattico del blog?

Anonimo ha detto...

ogni tanto vi racconto delle storielle che altri hanno raccontato a me... niente di che!!

Anonimo ha detto...

sano buonumore...dopo una giornata di studio fa bene leggere sti racconti

Anonimo ha detto...

unisci alla simpatia la cultura che non fa mai male