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Musicamanovella - L'Amore  Cieco o ci Vede Poco

lunedì 2 marzo 2009

che io li cucirò come fiori sulla mia blusa da bellimbusto!

Il lunedì è come una congestione nasale.
A volte vorrei scomparire nella calca degli inadeguati ma non levarmi mai di dosso quella ridicola e supponente aria da principe usurpato che mi porto addosso come un bastone d' epoca dalla kitchissima testa d' avorio.
“è che mi fai troppo ridere! è che sei particolare, non ti concedi!”
Altre volte vorrei vestirmi come Morgan.
Altre ancora vorrei dormire 3 o anche 4 ore di pomeriggio nel silenzio come facevo spesso quando vivevo a Roma.
Ti ho tirata giù con un colpo di lametta ma di domenica pomeriggio è difficile non vederti impressa in una ferita da unghia che porto sul dorso della mano sinistra.
Sabato sera forse non ve ne siete accorti ma il pubblico è esploso quando dario e mimmo hanno tirato fuori dal cilindro la magia: “chill’ va pazz’ p’ te’ t’ pienza semb…”
Poi mi sono ritrovato a cantare, seduto a una sedia, “Ultimo Amore” come piace a me: solo con la chitarra, senza microfono e con un folto pubblico di 3 persone, stonando seduto ad un tavolino sconosciuto.
Avevo il mio cappello portafortuna che fortuna non me ne ha portata mai.
Avevo 2 bracciali come feticci, entrambi al polso destro, e una collana di palline nere.
ZioViTO era “megafatto” (come scriverebbe qualche semiautodidatta in uno slang amorfo) e ogni tanto si bloccava guardando il vuoto mentre tutti intorno a lui ballavano e soprattutto altri 5 musicamanovella emettevano la causa motrice di quelle danze.
Era sabato, era il Double Deuce e non ho ancora foto a testimonianza di una bellezza sparsa di due ore e qualche decina di minuti.
Perché crediate nella bellezza come ci crediamo noi!
Minimamente.
“chill’va’ pazz’ p’te t’ pienza semb…”

rs & Musicamanovella.

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